America Centrale: il Nicaragua

Da Panama abbiamo scelto come mezzo di trasporto per arrivare in Nicaragua un bus, che ci ha portato da Bocas del Toro a San Josè in Costa Rica e di lì a San Juan del Sur, prima tappa nicaraguense. 

Paesino di origine coloniale, siuato sulla costa pacifica anch' essa meta preferita dai surfisti e dal turismo straniero. Molto bella la sua spiaggia costellata da tanti piccoli locali  dove passare la serata sorseggiando birra, su sedie a sdraio e buona musica dal vivo..ovviamente latina!                                                                                                                                                           Dopo due giorni decidiamo di dirigerci in una delle città più belle e colorate del paese: Granada.

Principale attrattiva di questa città, oltre che il suo centro storico coloniale patrimonio dell' UNESCO, sono stati i suoi mercati, dove era facile mescolarsi con i sapori e la cultura locale, tra cunicoli strettissimi, fatti di bancarelle e carretti, che vendevano di tutto, ma  a farla da padrone era il cibo: formaggi locali, barili di sottaceti, verdura e frutta fresca e carne e pesce non proprio conservati in maniera adeguata! Qui abbiamo esagerato con il cibo di strada e con la birra  nazionale venduta in bottiglie da un litro rigorosamente ghiacciate, il tutto per combattere il caldo torrido!                                                                                               Terzo stop è stata Leon, città molto più attiva dal punto di vista artistico e culturale,essendo centro universitario, con i suoi murales che raccontano la recente  rivoluzione che il popolo ha messo in atto contro il regime dttatoriale.    

Per le ultime due tappe decidiamo di recarci nella regione del Miraflor, per un un trekking nel canyon di Somoto, sito confinante con l' Honduras, per poi successivamente far visita alle zone rurali della regione dove si coltiva il caffè.  In entrambi i luoghi, abbiamo dormito nelle famiglie contadine che mettono a disposizione le loro umili case , condividendo il loro cibo e la loro quotidianità, confermando sempre di più l' idea che  la gente che ha poco dal punto di vista materiale è quella più generosa! Bellissima esperienza!